Aree Tematiche
Seleziona la categoria:

Alagna Valsesia-Im Land: Walser Museum (Alagna Valsesia)

Indirizzo: Frazione Pedemonte
Telefono: 347.9842329
Web: www.comune.alagnavalsesia.vc.it
Tariffe: Adulti: 2.10 €
Bambini da 6 a 14 anni: 1.00 €
Entrata gratuita per bambini con età inferiore a 6 anni
Altre Info: per ulteriori informazioni e prenotazioni contattare il numero di telefono sopra indicato.
Apertura: da settembre a giugno: sabato, domenica e festivi 14.00 - 18.00
luglio: sabato e domenica 10.00 - 12.00 e 14.00 - 18.00 dal lunedì al venerdì 14.00 -18.00
agosto:tutti i giorni 10.00-12.00 e 14.00 - 18.00


Descrizione:
Il Museo Walser si trova nella frazione Pedemonte (nel dialetto locale “Z’Kantmud”) a pochi minuti dell’abitato di Alagna Valsesia. E’ stato inaugurato nel 1976 e allestito in un edificio con due date: 1628 sulla porta della cucina e 1902 sul trave di colmo. Infatti a fianco della biglietteria vi è una scritta: “L’ Unione Alagnese ringrazia e ricorda i donatori e i promotori del “Walser Museum” Gabbio Clelia ved. Viotti, Giordano Pietro, Reverdini avv. Carlo in memoria della moglie Brunilde, Fanetti Franco, Stainer Emilio. Alagna Sesia, 19/09/1976.” Vicino c’è un cartello con una frase in walser: “Wïtte mu hed aswenn glebed im Land.” che in italiano significa "Come si viveva una volta in Alagna“. La casa walser, abitata da più nuclei familiari con bestiame di proprietà, è ideata in modo da ospitare sotto lo stesso tetto stalla, abitazione e granaio. Inoltre la costruzione delle case avveniva con scambi vicendevoli di mano d’opera ed ogni famiglia era tenuta a prestazioni per la spalatura della neve, la manutenzione delle strade ecc. Nella piazzetta del museo ci sono 2 fontane monolitiche: la prima per abbeverare gli animali più in alto e la seconda per lavare i vestiti. L’edificio è stato costruito su tre piani con un basamento in pietra, generalmente a secco, e una parte sovrastante (“Blockbau”), interamente in legno di qualità differente a seconda del tipo di utilizzo: larice nelle travi con l’inserimento di uno strato di muschio per l’isolamento termico, e abete sui tavolati, le cui fessure erano utilizzate per favorire una buona aerazione. La copertura, a due spioventi, è in piode o beole (nel dialetto walser “Blatte”), che sono lastre di pietra, il cui notevole peso è sostenuto dalla struttura dei travi del tetto, che ha canali di gronda ricavati da semitronchi di larice scavati. Al piano seminterrato si trova la stalla (“Godu”), con il pavimento di lastroni in pietra attraversato da un piccolo canale per la raccolta del letame; il soggiorno (“Stand”) adiacente e comunicante con essa, con il pavimento in legno ha un tavolo ribaltabile contornato da panche, un fornetto in pietrollare inserito nel muro, che, insieme al calore degli animali della stalla, aiutava a riscaldare i piani superiori dell’abitazione; la cucina (“Firhus”) con strumenti per la cottura dei cibi; la stanza per la lavorazione del latte e il vano per la preparazione dei filati e la tessitura della canapa. Invece, al piano rialzato, sopra la stalla, c’è la camera da letto con l’alcova, l’armadio a muro, il cassone per la dote della sposa e la culla; la stanza per il deposito degli attrezzi da falegname; il locale degli oggetti artigianali e infine la biblioteca. Il primo piano è composto dal fienile (“Stodal”), dove sono situati gli attrezzi per l’agricoltura e per la lavorazione del legno e dalla dispensa (“Spicher”) con scaffali e rastrelliere usate per conservare i cereali e gli altri cibi. Intorno all’edificio è stato costruito un loggiato a pertiche trasversali per essiccare fieno, segale e canapa, che venivano raccolti alla fine dell’estate. Nello stesso tempo aveva panche e tavoli ribaltabili, tavoli da falegname che la famiglia poteva usare durante le stagioni calde. Il museo raccoglie utensili per la lavorazione del latte, del legno, attrezzi per i lavori agricoli, arredi, telai per la tessitura, abbigliamento e quanto altro serviva per la vita di ogni giorno. Sono oggetti semplici e ingegnosi allo stesso tempo quali: il poppatoio ricavato da un corno di bovino, il tavolo ribaltabile per ridurre al minimo l''ingombro, la frusta rompicagliata, realizzata con la punta di un albero incurvando i rami alla base e inchiavicchiandoli sul fusto, le statuine di animali in legno intagliato per il gioco dei bimbi e la slitta per il trasporto di legname.