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Ecomuseo della Cultura Walser (Rimella)

Indirizzo: c/o Comune - Frazione Chiesa - 13020 Rimella (VC)
Telefono: 0163.55203
Apertura: Apertura su appuntamento Te. 0163 55203


Descrizione:
Il museo etnografico, l’archivio etnolinguistico, il centro di documentazione walser e il Centro Studi Walser di Rimella hanno sede nella casa ex eredi Vasina abitata fino a una quarantina di anni fa da Felicita Vasina e probabilmente fino al 1930 dalla sua famiglia, che si costruì poi una casa in pietra poco più a monte. È una tipica casa walser di Rimella costruita su tre piani, a scalare sul terreno con gli accessi direttamente dall’esterno. Il piano terreno era adibito a stalla (der gàdu), il piano mediano era quello in cui abitava la famiglia e vi era la cucina (ts virhüüsch) mentre il piano superiore era usato come fienile (der schtàdàl). I piani seminterrato e terreno hanno strutture portanti in pietra e pareti divisorie in legno; solo il terzo piano è interamente in legno con le pareti perimetrali costituite da travi orizzontali portanti incastrate ortogonalmente (“blockbau”). I ballatoi, come è tipico nell’architettura delle case di Rimella, sono chiusi da assiti verticali quasi a tutt’altezza. Caratteristici di questa casa sono i chràfu, sorta di ganci ricavati dalle biforcazioni dei rami che venivano usati per sparpagliare il fieno per una più rapida essiccazione. La casa, ora di proprietà del Comune di Rimella, è stata oggetto di un attento e complesso intervento di restauro. È un museo dell’uomo e della “sua” montagna che mette in evidenza i caratteri e i valori fondamentali dell’esperienza materiale dell’uomo nell’ambiente che lo circonda. Il museo indaga la cultura materiale del sistema agrosilvopastorale della montagna rimellese con la sua tecnologia ingegnosa e versatile conservatasi praticamente intatta fino alle soglie dei nostri tempi, avendo consentito per secoli la sopravvivenza materiale della comunità walser. I temi trattati sono: l’attività molitoria (che si realizzò soprattutto nella frazione Grondo), l’estrazione, il trasporto e la posa in opera delle piode, il ciclo agrario (l’alpeggio, la fienagione, la concimazione dei campi la sfogliatura degli alberi, ...), il lavoro nel bosco. Non sono trascurati inoltre temi legati all’alimentazione e ai rimedi naturali contro le malattie. L’esposizione museale si avvale sia di oggetti di cultura materiale, sia di pannelli esplicativi sia di documentari etnografici con testimonianze dirette della gente di Rimella. All’interno del Museo si trova l’“Archivio etnolinguistico walser”che il Comune di Rimella ha realizzato nell’ambito della L. n. 482/99 “Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche” e che comprende una biblioteca specializzata sulla lingua walser. I documenti raccolti costituiscono una banca-dati informatica e cartacea di tutti i materiali esistenti sulla lingua walser, intesa sia in senso tecnico-linguistico, sia letterario-etnografico. Nei locali del Museo Walser ha sede l’Associazione “Centro Studi Walser di Rimella” che nasce nel 1988, quale emanazione della “Gioventura piemonteisa”, per salvaguardare il patrimonio etnico e linguistico della Comunità Walser di Rimella. Dal 1990 pubblica, con scadenza annuale, la rivista “Remmalju” sulla realtà di Rimella nelle sue varie componenti ambientali, storiche, artistiche e linguistiche; la rivista viene rilegata in volume di lustro in lustro. Il CSWR collabora a tutte le iniziative volte a favorire l’uso orale e scritto della lingua walser, tra le quali figura la gestione dell’ecomuseo e della biblioteca walser, fornendo apporto per le attività di promozione storica, archivistica, biblio-grafica e culturale promosse dall’Amministrazione Comunale per la tutela e la valorizzazione della lingua walser.